lunedì 29 aprile 2013

Eppur t'ho voluto bene, Bersani...

Mio adorato Bersani. 
rimebri ancora i tempi felici in cui ti diedi 2 euro? 
Eravamo un'armata invincibile: colorata come un arcobaleno, forte come la rivoluzione e inespugnabile come i Bartezzaghi di una volta. Che giorni esaltanti, che pathos! E quanto vigore in quelle discussioni al bar, in cui cercavamo di convincere gli invidiosi che Fassina era il futuro dell'Italia.
Fassina...
Poi iniziò la campagna elettorale, e noi si veleggiava con la bora in poppa, forti di un abisso di vantaggio su quei vecchi pirati allo sbando, quella truppa livorosa, litigiosa, priva di una guida sicura, col vecchio capo esausto per aver troppo spompettato. 
Sentivamo già il profumo della vittoria, pregustavamo il momento in cui presentarci all'Europa col petto in fuori, a dire: "Siamo la sinistra, siamo qua!! Viva l'Italia!!!"
Poi vidi i manifesti elettorali. Sai, quelli con la scritta "l'Italia giusta" e il tuo del faccione rugoso e grigio in primo piano. Per un attimo ho provato un fremito, perchè i nonni li ho persi da tanto e quando mi si evoca la terza età, ti dirò, a me piace. Ma poi mi son chiesto: la posa con la mano che si pizzica una guancia, nella classica posizione del meditabondo che si chiede: "e adesso come cazzo faccio?", ispirerà la giusta fiducia nell'elettorato, da sempre infido come una serpe?
Ma certo, mi son risposto. Bersani vuol dire fiducia.
E proseguii a petto in fuori.
Ricordo che un giorno capitai in un cinema, a rilassare la mia mente avida di politica con le sciocche facezie di un film. Prima dell'inizio, nascosto tra pubblicità di automobili e trailer di supereroi, fu trasmesso un video elettorale, in cui due giovani non osavano baciarsi per paura del futuro che verrà. Orribile. Mentre la sala sghignazzava e spernacchiava e decine di voti si volatilizzavano, io pensai: "Ma chi sono i cretini che pensano di vincere le elezioni con ste schifezze?". Poi vidi il logo...era proprio lui...era il mio PD! Un popcorn mi andò di traverso e per sbloccarlo tossii venti minuti, il tempo sufficiente per farmi buttare fuori dalle maschere, senza rimborso perchè si era sparsa la voce che ero amico di quelli del video.
Ma continuai a tenere il petto in fuori.
Il capo dei pirati nel frattempo aveva riempito la pompetta di demagogia e gridava "Vi restituisco l'Imu!!". Che idiozia, pensai insieme a te, a chi vuoi che gliene importi di farsi restituire dei soldi, in un periodo come questo? Devo dire che un minimo di sospetto che potesse essere uno slogan efficace mi venne. Ricordo anche che lo dissi al bar, in calce a un brindisi a Fassina, ma fui preso per miscredente e traditore della patria. E rimisi fuori il petto. D'altronde c'era di che stare sereni, noi avevamo il nostro slogan che era più forte del loro, era più chiaro, più potente, in una parola...era invincibile! Recitava circa così: "Beh...bisognerà che noi...a questo paese...beh...ecco... insomma...bisognerà che noi gli diamo....sì, gli diamo...beh ecco magari un pochino di lavoro..."
CLAP CLAP CLAP!!! Glielo facciamo vedere noi chi siamo, a quegli stronzi! Noi siam gente che lavora, perdio! A noi tre parole non ci bastano, noi stiamo lì, giorno e notte, per aggiungerne delle altre. Chiaro? E le diciamo piano, così la gente le capisce meglio!! Va bene???
No. 
Ma petto in fuori, sempre.
E venne quel filmatino sulla smacchiata di giaguaro...
Ora, parlarne adesso è facile, lo so. Oltretutto dopo che i responsabili sono stati severamente puniti, come da tradizione. Li abbiamo purgati, no? Siberia, gulag, kalashnikov, rachmaninoff...solite cose insomma, vero? Bene.
Non voglio aggiungere parole o inchiostro su una faccenda che è costata due milioni di voti, 4 milioni di pernacchie e il suicidio di 300 militanti. Tutti compagni, caro Bersani, compagni come noi!
Come? Non si dice più? Eh no...io lo dico eccome!! Bersani, Bersani, Bersani!!  
Ohh...eccheccazzo.
Però, pur col petto un po' più convesso, andammo incontro a quella che sarebbe stata una fulgida vittoria. Perchè noi non ci facciamo mica spaventare da quelle dicerie sull'Mps, perchè se noi abbiamo rubato dei miliardi allora Berlusconi cos'ha fatto? Ha scopato le minorenni?
Non diciamo cazzate.
Così andammo a vincere, protetti dall'incedere sicuro delle tue belle rughe, certi che non si potesse dilapidare un vantaggio simile in un batter d'occhi.
Palo.
Palissimo.
Come è potuto accadere Pierluigi? Come cazzo hai fatto a non vincereeee?????
Riacquisto la calma, tossicchio, cerco di ignorare quel corpo estraneo che si è intromesso là sotto, spingo ancora un poco in fuori il petto e guardo con fiducia al futuro, perchè noi siamo pur sempre la sinistra, cazzo, e siamo qua! Vero Bersani?? Ora capiremo che la gente vuole cambiare, eleggeremo un grande Presidente della Repubblica e metteremo fine alla dittatura del nano maledetto! 
Niente più Schifani, Santanchè, Brunetta, Gelmini, Capezzone, Gasparri, La Russa, Cicchitto...
Vero Bersani?
Per piacere.
Basta davvero un niente per far fuori quella canaglia e far tornare a splendere un po' di sol dell'avvenire. Che poi, un sole... basterebbe anche una lucetta più piccola. 
Tipo un cero.
Ora vado a dormire, ma ci vado sereno compagno Bersani, perchè so che mi risveglierò con un grande presidente della Repubblica, pieno di forza e carisma, e alla guida del governo ci sarai tu, il mio Presidente del Consiglio, col petto in fuori, a gridare a tutto il mondo che noi siamo qua.
Che noi siamo la sinistra!
Bersani...
Bersani...
Dove sei Bersani...

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