Ultimamente mi è capitato di discutere
sul caso Stamina. Si comincia parlando educatamente e si finisce scannandosi
come bestie, perché il tema è capace di suscitare forti passioni come sempre accade
quando si tirano in ballo il dolore, la malattia, i bambini.
Non voglio qui discutere del merito
della questione, perché non avrei nulla da dire, nel senso che non potrei fare
altro che rimandare ad alcune letture che mi hanno convinto che una posizione
sia più giusta dell’altra (per esempio questa)
Vorrei però focalizzare alcuni punti,
che escono fuori costantemente dalle discussioni e che mi fanno incazzare come un
puma, perché dimostrano che qui non si parla per niente in base a conoscenze ed
evidenze scientifiche, ma solo ed esclusivamente in base a pregiudizi.
Premessa. Il nostro stato è laico e
fondato sulla scienza. Ovvero, la Sanità, sia essa pubblica o privata,
riconosce come unico metro di validità su cui fondare il proprio operato l’evidenza
scientifica. La scienza è il faro, il perno, il chiamatelo come cavolo vi pare,
ci siamo capiti.
Punto numero 1 dei pro-Stamina: “Stamina è valido perché
le case farmaceutiche sono cattive”
Io sono disponibile, nei limiti delle
mie scarsissime conoscenze in materia e se proprio mi sta tanto simpatico l’interlocutore,
a credere che le case farmaceutiche, l’Oms, e altri enti simili siano tutti dei
farabutti dediti solo ed esclusivamente ad arricchirsi a scapito dei poveri
malati di tutto il mondo. Un’intera organizzazione criminale che intende lasciarci
crepare mentre loro fanno il bagno nell’oro. Ok. Ma posta questa premessa, perché
il metodo Stamina è valido? Dove sarebbe la consequenzialità logica? Non c’è, è
chiaro. E’ un giudizio basato su una opinione precedente relativa oltretutto a
un’altra cosa. Un pregiudizio. Una minchiata.
Punto numero 2. “Stamina è valido perché
anche il metodo Di Bella era valido”
Posto che il metodo Di Bella sia valido
(naturalmente non è così, a leggere tutto quello che si trova in giro. Si trova
traccia di un utilizzo limitato in un ospedale di Miami e del riconoscimento di
un rincoglionito già presidente dell’Agenzia per il nucleare come Veronesi. Accetto
naturalmente evidenze contrarie, ma per ora poniamo, sempre per simpatia verso
l’interlocutore, che lo sia) ne consegue secondo gli ultrà di quella posizione
che è valido anche il metodo Stamina. Perché? Anche qui dov’è la
consequenzialità logica? E’ come se io dicessi “siccome Wanna Marchi era una
cialtrona anche Vannoni lo è”. Anche qui siamo sul pregiudizio, siamo fuori da
ogni ragionamento scientifico.
Punto numero 3. “I parenti dei malati
hanno diritto alla speranza”
Col cazzo. I parenti dei malati hanno
diritto alle cure, non alla speranza. Se bastasse dare in giro della
speranza potremmo raccontare loro che la Sla si cura facendo le parole crociate
di Bartezzaghi sulla Settimana Enigmistica. Avremmo tante belle famiglie
speranzose e anche un po’ di cultura generale in più in giro. E anche lo stesso numero di malati, chiaro.
Punto numero 4. “Quando avrai bambini
capirai”
Vaffanculo. Non penso di doverla
spiegare oltre.
Punto numero 5. “Come si vede che non
hai mai avuto a che fare con problemi di questo tipo”
Vaffanculo bis. E tra l’altro non sapevo
che avere malati in famiglia aumentasse la validità scientifica del metodo di
qualcun altro. Pregiudizi…
Punto numero 6. “La Lorenzin non è
laureata in medicina”
E’ uno scandalo. Forse. Perché alla fine
non so mica se debba essere laureata lei o i suoi sottoposti, ovvero se le
competenze che servono in quel ruolo siano più da medico o da dirigente. Ma
poniamo che sia davvero uno scandalo, perché l’interlocutore mi sta sempre più
simpatico e poi figuriamoci se mi metto a difendere una che fino a ieri stava
con Berlusconi. Ok, è uno scandalooo!!! Bene, e quindi? Che c’entra con la
validità scientifica del metodo Stamina? Nulla, niente, zero, virgola. Altro
pregiudizio. Avanti. (spero si sarà notata l’eleganza con la quale non ho
sottolineato che neanche Vannoni è laureato in medicina, perché anche quello non
è mica importante per capire se la sua creatura è scienza o no. Giusto?! mmmm...)
Punto numero 7. “La terapia la sceglie
il malato”
Mi hanno detto anche questa. Mah…a casa
sua in effetti ognuno si può curare come vuole, può anche infilarsi degli spinaci
fritti nel culo. Però negli ospedali, nella Sanità non funziona così. Funziona
che la terapia la scelgono i medici, poi tu decidi se la vuoi fare o no. E i
medici non possono dare via ciò che gli pare ma solo ciò che gli scienziati cattivoni
decidono essere scienza. E’ una cosa logica, semplice, banale. E’ il
funzionamento della nostra civiltà, a ben pensarci. Perché si basa su concetti
applicabili a ogni tecnica: o forse possiamo dire “le fondamenta del palazzo le
sceglie l’inquilino”? Sto cazzo, le sceglie l’ingegnere. “L’educazione dei miei
figli la scelgo io”. Sì, ma all’interno di quelle permesse dal consesso
pubblico. “I pistoni del motore della mia macchina li scelgo io!”. Ma va a
cagher!
Punto numero 8. “Si buttano via già
tanti soldi”
Appunto. La ricerca soffre già perché non
ha fondi e voi gliene volete togliere altri? Ops scusate, sto divagando, il
punto importante è che neanche questo è un argomento che ha a che fare
con la validità scientifica del metodo Stamina.
Punto numero 9. “Lo hanno detto le Iene
e poi c’è anche il video che si vede che la bambina sta meglio”
Questa è l’evidenza scientifica. Ok.
Bene. Avanti così. Anzi, l'ha detto pure il dott. Fiorello, non dimenticatelo.
Punto numero 10. “Se non fa bene
sicuramente non fa male”
Mi hanno detto pure questa, in un
dibattito in calce a un articolo del Fatto, in cui migliaia di cittadini infuriati
chiedevano la testa del Ministro. Non metaforicamente, esultavano proprio perchè
qualcuno l’ha minacciata di morte e naturalmente è ciò che si merita.
Gesù santo.
Sto iniziando a pensare che fra la casta
e il popolo incattivito sia meglio la casta.
Ma, alla fine di tutto, che cazzo c’entra l’Infernale
Quinlan?
Nel capolavoro di Orson Welles il
capitano Quinlan era un poliziotto cattivo, brutto e fetido che alla fine riusciva a risolvere gli enigmi, perché serviva sempre e comunque la
verità.
Ora, io non so dove sia la verità in
questa storia, ma so che se pure quelli deputati a cercarla sono brutti,
sporchi e cattivi, non significa per questo che non abbiano ragione.
Perché la ragione ce l’ha sempre e
soltanto chi è in grado di dimostrare di averla.
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