Era un dolce
mattino per il proletariato mondiale.
La rivoluzione
si era alfine completata, un nuovo profeta guidava le masse verso il sol dell’avvenire
e la borghesia se la faceva nelle mutande come mai prima d’ora. Tutti i leader
mondiali, spaventati dai venti massimalisti che soffiavano impetuosi dallo
stivale, erano in partenza per il Sud Africa.
Persino alle
alte vette, adagiati su candide nuvole foderate di storia, i grandi di un tempo
discutevano animatamente sul significato profondo di un tale terremoto politico:
Palmiro: “Per me
non c’era il rigore”
Alcide: “Come
no? L’ha steso”
Palmiro: “Ma ha se
ha preso la palla”
Alcide: “E tua
sorella? L’ha mai presa la palla tua sorella?”
Silenzio.
Palmiro: “Sai, alla fine sono andato pure io”
Alcide (allibito): “Tu?”
Palmiro: “Sì, ho superato un’esitazione di mesi e
risolto un grande conflitto interiore, ma poi mi son detto: ci vanno tutti, posso
tirarmi indietro io? Proprio io? Così ha prevalso la mia voglia di
partecipazione”
Alcide: “Non l’avrei mai detto…Dai, racconta”
Palmiro: “Mah, cosa vuoi che ti dica, non c’era
fila, la gente era contenta ma il finale chiaramente era un po’ scontato”
Alcide: “Beh sì, era ovvio che finiva così”
Palmiro: “Però insomma, dai, alla fine sto “Sole a
catinelle” non è male”
Alcide: “Già”
Silenzio.
Alcide: “E Renzi?”
Silenzio.
Silenzio ancora.
Il silenzio sembrava poter diventare eterno. Era carico
di attesa, di risentimento, di sentimenti inespressi. Finché…
Alcide: “Oh Palmiro! Sveglia!!”
Togliatti si scosse e smise di ronfare: “Eh?! Chi? Ah…
Renzi…”
Palmiro si strizzò gli occhi, mise un po’ di tabacco
nella pipa e la accese pensieroso. Poi parlò con tono ispirato: “Individualismo, finanza, comunicazione. Renzi
è gli anni ‘80”
Alcide: “L’hai detto fratello!”
Palmiro: “Non t’allargare. Fratello lo vai a dire al
tuo amichetto nella nuvola di fianco”
Alcide: “Chi, il gobbo? Andreot..."
Palmiro: "Shhhhttt!!! Non lo nominare neanche per scherzo!"
Alcide: "vabbè, lui ha detto che siccome prendete voi il potere vuole trasferirsi nel Valhalla”
Palmiro: "Shhhhttt!!! Non lo nominare neanche per scherzo!"
Alcide: "vabbè, lui ha detto che siccome prendete voi il potere vuole trasferirsi nel Valhalla”
Palmiro: “Ma figurati, quello è contentissimo. L’ho
sentito io dire: ‘se vince Civati faccio una strage!’”
Silenzio.
Alcide: “Magari era una metafora…”
Silenzio.
Palmiro: “Hai letto a Kiev? ‘Decapitata a martellate
statua di Lenin’”
Alcide: “Allora?”
Palmiro: “Come allora? E voi vorreste convincermi che Renzi non è di
destra??”
Silenzio.
Alcide: “Ma cosa c’entra? Ma finiscila con sta
storia! Avete l’uomo nuovo, potete fare la rivoluzione e tu rompi ancora le
pall…ehm…le Pall Mall. Basta! Abbiam capito che hai smesso di fumare”
Palmiro: “Se Renzi fosse davvero di sinistra, oggi,
nel momento del massimo trionfo, lo dimostrerebbe”
Alcide: “Come?”
Palmiro: “Morendo d’ infarto”
Silenzio.
Alcide: “Comunque voi non cambiate mai. Vi fate le
elezioni da soli, tra di voi, quelle che vincete sicuri, e che giorno le
tenete? L’8 dicembre, l'Immacolata Concezione! Lo vedi che siete un partito incapace di
godere! Ma te lo devo spiegare io? Che cazz…che cazzuola usi per dare l’intonaco
alla nuvola?”
Palmiro: “Quella con cui ho stuccato tua sorella”
Silenzio.
Palmiro: “Per un attimo, quando ho visto l’alta
affluenza, ho pensato che potesse vincere l'opzione numero 4”
Alcide: “Cioè?”
Palmiro: “Brutti Stronzi”
Silenzio.
Alcide: “Mai sentito”
Silenzio.
Poi Togliatti si alzò in piedi, gettò via la pipa, il
volto rigato dalle lacrime.
Gridò: “Vaffanculo! Io sono Palmiro Togliatti e non
ci sto a rassegnarmi a questa deriva liberista! Per Dio!!”
Dio: “Chi mi vuole?”
Palmiro: “Ma non dicevo a te, boia d’un Giuda!”
Giuda: “Sì?”
Palmiro: “Ma la volete finire, per la Madonna!”
Madonna: “Eccomi!”
Togliatti si rimise a sedere sulla nuvola,
sconfortato.
Palmiro: “Dove siamo finiti Alcide? Una volta era
tutto così facile… Io ero quello giusto, tu eri quello stronzo. Era tutto più
lineare”
Alcide: “Già, oggi non si capisce più niente”
Palmiro: “L’hai detto frat…cugino”
Silenzio.
Palmiro: “Ora non si sa davvero più cosa pensare:
destra, sinistra, borghesia, proletariato, bene, male…E’ tutto un polpettone
indefinito in cui orizzontarsi è un casino cosmico. Ma una cosa, amico mio,
soltanto una cosa mi sento di dirtela”
Alcide: “Che cosa, amico mio?”
Palmiro: “Che noi compagni non ci piegheremo mai!
Io, quant’è vero che sono il Migliore, piuttosto che assistere al trionfo liberista
di Renzi saluto tutti e passo il resto dell’eternità a rileggermi ‘Il Capitale’”
Alcide: “Ma basta, ancora con sto Marx!”
Palmiro: “Cazzo dici? ‘Il Capitale’ è di Adam Smith”
Silenzio.
Alcide: “Palmiro…”
Palmiro: “Sì?”
Alcide: “Ti voglio bene”
Palmiro: “Fottiti”
Alcide: “Amen”
Palmiro: “Amen”
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