Signor Poli, possiamo dunque dire “alla
buon ora”?
Lei
è partito malissimo.
Ah… chiedo scusa. Ricominciamo. Lei
sta per laurearsi ora dopo tanti anni dalla sua iscrizione. Si vocifera persino
che il suo potrebbe essere il record di anni fuori corso. Titolo della tesi?
“Mi
son distratto un attimo”.
Parla dei fenomeni di distrazione
di massa?
No,
parla di me che sono un fenomeno a distrarmi da solo.
Si laurea in Storia Contemporanea,
giusto?
Non
è esatto. Io tanti anni fa, appena uscito dal liceo, mi iscrissi a Storia
Contemporanea, ma poi il tempo è passato e col ricalcolo è diventata Storia
Moderna. In realtà potevo aspettare ancora un pochino e sarei un medievista,
titolo accademico eccelso e qualifica molto intrigante da sfoggiare ai cocktail party.
Che cosa è cambiato dai tempi della
sua iscrizione all’Università?
Mah,
è passato così tanto tempo…All’epoca non c’erano le macchinette automatiche per
le bevande, la droga costava meno e gli autobus non parlavano. Devo però
smentire una diceria: non arrivavano in orario neanche allora.
Forse è cambiato lei?
Anche
sua sorella suppongo non sia più la stessa di vent’anni fa, per non parlare di
quella brava donna di sua madre, di cui conservo un carissimo ricordo.
Ahem…torniamo a parlare di
argomenti prettamente accademici. Quali erano i suoi interessi al momento dell’iscrizione
all’Università?
All’epoca
sognavo di laurearmi con una tesi sulle avanguardie che si erano appena
affacciate all’attenzione del mondo: il futurismo, il cubismo, il bahuahus. Poi
c’è stato un po’ di casino, la gente ha iniziato a spararsi, qualcuno è morto,
c’è stato il femminismo, la rivoluzione digitale e la scomparsa del totocalcio…insomma
le prospettive sono cambiate. Pensi che oggi si fa addirittura fatica a trovare un vespasiano per pisciare.
Possiamo chiamarlo “l’ineluttabile
e indifferibile scorrere del tempo”?
Mi
pare una definizione troppo lunga e complessa. Preferisco chiamarlo Mario.
Deve qualcosa all’Università di
Bologna?
Eh
no basta! Ho pagato tutto, guardi, ho anche i cedolini.
Intendevo in termini morali.
L’Università
mi ha insegnato tanto. Per esempio se non avessi mai frequentato le leggendarie
lezioni di Guido Guglielmi sulle "Operette Morali" di Leopardi in via Centotrecento non avrei mai saputo
che in quella via si mangia un kebab straordinario. Se invece vogliamo
intendere un sapere più convenzionale, ammetto che prima di iscrivermi pensavo
che le "Operette morali" fossero di Gianni Morandi, che Hegel fosse il terzino dello Shalke 04, Kant un verbo ferrarese e Francis
Bacon un produttore di pancetta.
Dalle sue parole sembra trasparire
un certo disprezzo per l’Alma Mater.
Tutt’altro.
Trovo che abbia delle scale molto eleganti e un livello culturale elevatissimo.
Ma esiste la possibilità che questa mia ultima affermazione sia del tutto
infondata, non avendo io alcuna capacità di valutare i livelli culturali
altrui. Spero che di questa mia dichiarazione benevola e gratuita si tenga conto in sede di valutazione della mia tesi.
In conclusione sente di voler
ringraziare qualcuno?
Sicuramente
un pensiero va ai miei genitori, senza il loro sostegno morale mi sarei fermato
alla terza media e senza il contributo economico non sarei stato in grado di
pagarmi gli studi. Lei capisce, son costati come un attico davanti alle Due
Torri.
Riflessione finale?
A
23 anni andai per la prima volta sulla Torre Asinelli, sfidando antiche e stupide
leggende che narrano che uno studente che si azzarda a farlo poi non si laurea.
Gli accadimenti degli anni successivi mi hanno portato ad avere un rispetto
incredibile per le antiche e stupide leggende, tanto da aver più volte pensato di suicidarmi buttandomi giù dal crescentone di Piazza Maggiore. Domani mi laureo e questo evento
che oserei definire epocale può far luce su un paio di cose: la prima è che non
bisogna avere una fiducia incrollabile nelle antiche e stupide leggende; la
seconda è che ora si sarà capito perché, lungo tutti gli insopportabili minuti
di questa tediosa intervista e fino a domani, la mia mano destra non ha lasciato e non lascerà
per un solo istante i miei coglioni.
Cosa farà ora?
Mi
prendo una breve vacanza poi mi iscriverò a Storia Medievale, con l’obiettivo
di laurearmi fra un po’ di tempo in Storia Antica.
Grazie per il tempo che ci ha
dedicato.
Può
dire la stessa cosa da parte mia e di tutta la mia vecchia squadra di basket a
sua mamma.
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