martedì 11 giugno 2013

Scala pratica di valutazione della prestazione sessuale


Livello 1. “Scusi, lei chi è?”
Durante l'atto la donna non sente nulla e si convince che il partner sia uscito a comprare il pane, dimentica ciò che stanno facendo e si mette a fare un Bartezzaghi. Quando si inceppa sul 12 verticale abbassa la Settimana Enigmistica e si accorge di quell’ometto tutto sudato che si affanna su di lei. Presa da sgomento grida terrorizzata, lui per calmarla gli dice la soluzione del 12 verticale. Lei lo picchia perché non sopporta gli uomini incapaci a letto che fanno i saputelli. Lui scappa a comprare il pane, il Bartezzaghi giace incompleto fino alla prossima deiezione dell’uomo, che lo riempirà di errori e cancellature.

2. Il solletico ginecologico
Lei inizia a percepire qualcosa, ma resta il dubbio se si tratti di penetrazione o di contagio micotico. Vi è comunque, da parte della donna, una certa partecipazione intellettuale all’atto, come si evince dal fatto che non fa più il Bartezzaghi ma le crittografate.

3. La brezzolina tibetana
Prestazione insufficiente e trascurabile, ma che comincia ad avere una propria rilevanza antropologica. Deve il suo nome al fatto che non si può pretendere tutto da un popolo: se sei bravo a meditare non sei un fenomeno anche a scopare. Punto. La donna ne esce con la convinzione che il buddismo sia una minchiata e Sting un millantatore.

4. Promenade in si minore
Prestazione al limite dell’accettabilità. Buona effusione di partenza, discreta escalation, speranze di tenuta alla distanza, crollo finale. Si riconosce dalle carezze compassionevoli che la donna riserva alla testa del partner dopo la fine, mentre lui giace esanime, convinto di aver scalato l’Everest senza bombole, nudo, con un macigno sulle spalle e una picozza nel culo.
Nota per lui: tutto quello che lei dice in quei momenti è falso.
Nota per lei: tranquilla, si addormenta in quindici secondi.
5. Avanti Savoia!
La prestazione si conclude con un duplice orgasmo: apocalittico per lui, che tende a credersi un Rocco Siffredi sedicenne, appena accettabile per lei, che almeno inizia vagamente a ricordare cos’è il sesso. Il nome è riferito ai sentimenti con cui i due si accingono a replicare l’atto: la donna con speranze paragonabili a quelle che generò la Breccia di Porta Pia, l’uomo con l’entusiasmo di un alpino conscio di andare incontro a Caporetto.

6. Sul lago dorato
Tipico amplesso da coppia stagionata, che fa l’amore da tanti anni e non ha il coraggio di dirsi che si è rotta le balle. La reciproca conoscenza aiuta a spacciare il tecnicismo per romanticismo. Gli occhi chiusi di entrambi sono dovuti al fatto che lei si sta immaginando di essere posseduta da Johnny Depp, mentre lui sogna di cavalcare tutte e dodici le pornostar viste la notte prima su You Porn. Ma è amore e consente un buon livello di gratificazione. Specialmente sul lavoro, in cui si tende a rifugiarsi con piacere per evitare la replica dell’atto.

7. Il grande Ajax
Prestazione globale eccellente sotto tutti i punti di vista, con un’ottima coordinazione delle varie fasi e l’attiva partecipazione di tutti i componenti in gioco. Qualche polemica nel dopogara: la donna lamenta l’eccesso di telecronaca da parte dell’uomo, che a sua volta si aspettava più applausi. Lei lo mette a tacere minacciando la sostituzione per la prossima partita.

8. La rumba di Cro Magnon
Gli orgasmi fioccano copiosi sotto l’incedere ignorante dell’amante premoderno. Lui compie l’atto con l’unico scopo inconscio di continuare la specie, quindi tende a replicare la copula per approssimare le possibilità all’infinito. In pratica, ci dà come un matto. La donna si sente gratificata dal fatto che l’uomo è totalmente indifferente ai suoi difetti fisici, ma anche il suo assalto tambureggiante e inesorabile pare non le dispiaccia. 
Nota per lui: tutto quello che lei ti dice “dopo” è vero.
Nota per lei: tutto quello che gli dici “dopo” è inutile, tanto non lo capisce.

9. Comandante Che Guevara
Lui sembra un eroe rivoluzionario e trascina la donna in un vortice di passione grande come tutto il Sud America. Lei si perde nell’immensità dei sensi in ebollizione e sente cantare gli Inti Illimani, mentre l’orgasmo arriva con l’impeto del Rio delle Amazzoni che corre libero e selvaggio verso l’oceano. Intanto tutt’intorno volano gli angeli ed esplodono le bombe a mano. Lui dopo assume posizione ieratica, nudo davanti alla finestra contempla l’infinito mentre fuma un’havana. Lei si innamora, un po’ per gratitudine e un po’ perché lo crede intento a decidere le sorti dell’umanità. In realtà lui non ricorda se ha già pagato il bollo della Due Cavalli.

10. Big bang termonucleare globale
Leggendaria esperienza mistica di cui si favoleggia da sempre ma che ancora non ha una sua certezza scientifica. In pratica non è ancora ben chiaro se esista nella realtà o solo nelle chiacchiere dei fanfaroni da bar. Lei dopo il quinto orgasmo comincia a sospettare che Dio esista, dopo il sesto ne è assolutamente certa, dopo l’ottavo si convince che non solo esiste, ma che è pure lì a letto che scopa con lei. Una botta di culo incredibile. Al decimo orgasmo parte come un razzo verso Alfa Centauri, batte un cinque a tutti i santi, fa una pernacchia a Yoda e sviene. Lui intanto continua il martellamento mentre con la mano destra picchia un battaglione di Marines chiamati dai vicini e con la sinistra sconfigge a Ruzzle tutta l’Accademia della Crusca. Poi ha un orgasmo talmente devastante che alcuni lo prendono in considerazione come causa dell’estinzione dei dinosauri. C’è addirittura chi sostiene di essere riuscito con un solo amplesso di questo tipo a mettere incinta un condominio.
Ma, ripetiamo, questa fenomenale esperienza sessuale non ha alcuna certezza scientifica.
Può semplicemente essere il delirio di un megalomane.
Decidete voi se credermi o no, io intanto devo andare.
Ho un condominio da portare all'asilo.




Liberamente ispirato alle ricerche della dottoressa Correncon.

2 commenti:

  1. Tutto questo mi ha fatto ridere di cuore............in un momento senza molte "risate" nè personali nè
    globali.

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    1. Ne sono felice Angela Maria. Mi dispiace di aver tardato nella risposta e, ancor di più, mi dispiace che le tue risate non siano tanto numerose. "Vedrai che alla fine tutto andrà bene, e se non sarà così, vorra dire che non è ancora finita" (cit. da un qualche film). Ciao:-)

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