domenica 19 maggio 2013

Bologna, anni 80



Negli anni 80 ascoltavo i Fleshtones per ballare, Springsteen per cantare e i Rem per trombare.
Ballato tanto negli anni 80.
Cantato un sacco.
I Rem non li conosco proprio benissimo perché a me il reggae non piace.
Negli anni 80 mi son fatto talmente tante canne che a un certo punto ho pensato che se smettevo di botto magari mi faceva male così per sicurezza ho fumato anche tutti gli anni 90.
Negli anni 80 avevo un motorino che andava pianissimo, ma non c’ho mai messo la proma e non sto a mettercela adesso che gli anni 80 son finiti.
Che poi è finito anche il motorino.
Ora che è passato tanto tempo mi chiedo: cosa cazzo me ne faccio di sta proma?
Negli anni 80 facevo la pipì sull’albero del Casalone mentre intorno erano tutti ubriachi e avevano le giacche di pelle e da dentro si sentiva London Calling.
Ma forse era la Morara o forse era il Q-Bo ma comunque era London Calling.
Era scomodo fare la pipì sull’albero del Casalone se eri alla Morara ma quando ti affezioni a un albero non c’è via di scampo.
Negli anni 80 avevo i Doctor Martens ma le cuciture gialle non mi piacevano e allora le dipingevo di nero col pennarello.
Che poi dopo un po’ tornavano gialle.
Mai capito perché facessero le cuciture gialle sui Doctor Martens negli anni 80, ma mi sa che hanno continuato a farle anche dopo e comunque ho avuto anche le Clipper.
Ero basso.
Negli anni 80.
Negli anni 80 c’erano i cinque sacchi, un deca, venti carte, due gambe e un palo (raramente).
Oggi non c’è un cazzo così si fa prima.
Negli anni 80 la sera andavo al Triumvirato e quando tornavo a casa le notti d’estate erano fresche e si sentiva il profumo del pane, quello che quando lo incontri per strada, a Bologna, sei contento che il tuo motorino va piano.
Negli anni 80 c’erano i punk davanti al Disco d’Oro, ma non è colpa loro se i dischi li compravo da Nannucci.
Gli anni 80 avevano i colori accesi, ma quei mattini d’inverno io me li ricordo sbiaditi come di gialli e marroni d’autunno.
Come se a ricordarli ora, quegli anni 80, sembrassero un po’ gli anni 70.
Negli anni 80 conoscevo uno straniero e giocavo a flipper.
Poi conoscevo tanti bolognesi e giocavo a fresbee.
Oggi conosco molti stranieri, pochi bolognesi e non gioco a niente ma è un caso.
Negli anni 80 sono entrato allo Slego senza pagare e al Mascotte che ci fanno le risse tutti i sabati sera, ma ho pagato e comunque il Garage del giovedì è meglio.
Gli anni 80 Stephen King e Richard Bach e il Puffo Marronaro.
Gli anni 80 Roberto Brunamonti.
Gli anni 80 Blade Runner, The Hitcher e Flippaut.
Gli anni 80 anche il Pranzo è servito, per essere onesti.
Negli anni 80 facevo fuga da una scuola in cui oggi andrei per fuggire dagli anni 2000.
Negli anni 80 non buttavo il mio tempo a scrivere cose sugli anni 80.
Gli anni 80, per fortuna, sono finiti.
Ma io non ho capito se noi, nel frattempo, siamo cominciati.

4 commenti:

  1. Bellissimo Remember... pure io me li ricordo così! Ma non hai citato Jovanotti che cantava "Sei come la Mia moto" ^_^

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    1. Non l'ho fatto perchè sto lavorando in segreto per vendergli la proma... Comunque grazie!
      A proposito: serve una proma?

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  2. gli anni 80 non ho fatto niente di importante. come nei 90, 2000, 2010... forse anche negli anni 70 ho latitato. qualcosina di importante l'ho fatto nei 60: sono nato, proprio all'inizio, per portarmi avanti col lavoro del decennio. e da allora sto aspettando di fare qualcosa di buono, magari anche solo qualcosa e basta. più che altro per avere una frase decente sulla lapide.

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  3. Io sulla lapide scriverò "cazzo guardi?". In onore al nonno di Luttazzi

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