lunedì 13 maggio 2013

Ideologie referendarie



Mi stavano venendo dei dubbi sul referendum sui fondi alle scuole paritarie bolognesi. Le ragioni della "convenienza generalizzata" raccontate dal fronte del B, che copre un arco che va dal Sindaco Merola fino a San Pietro, mi avevano aperto una piccola crepa. Mi sono persino sentito un po' in colpa. Non sarò davvero un pasdaran dell'ideologia, mi son detto, che non capisce che il momento economico è grave e se vince la A colpiamo famiglie già in crisi? Tradotto: non sarò una merda? 

Poi ho letto che maestri e maestre delle scuole private cattoliche, che sono 26 delle 27 che ricevono fondi, devono «a) possedere una solida conoscenza della visione cristiana dell’uomo e della dottrina della fede; b) accogliere con docile ossequio dell’intelligenza e della volontà l’insegnamento del Magistero della Chiesa: c) vivere un’esemplare vita cristiana». (Carta formativa della Scuola cattolica dell’Infanzia)
Ho letto che i bravi papà e le brave mamme devono accettare lo Statuto della Fism, oltre alla suddetta Carta, che in sintesi dice che bisogna educare integralmente la personalità del bambino in una visione cristiana dell’uomo, del mondo e della vita.
Va bene, mi son detto un'altra volta, però restiamo marchiati ideologicamente. Si son spesi per la A Landini, che è comunista e se potesse mangerebbe i figli di Marchionne, Rodotà, che è peggio che comunista in quanto accusato di contiguità col grillismo, e ora persino quel sovversivo bolscevico di Corrado Augias. Ragazzi, questa è tutta gente che nell' ottobre del '17 andava all'assalto del Palazzo d'Inverno, mica a funghi. Di là invece ci sono bravi signori che parlano con oggettività, senza pregiudizio alcuno e soprattutto senza rappresentare alcun interesse di parte.
Tipo Bagnasco.
Sto quindi per passare alla B, per acquiescenza verso le risultanze storiche del XX secolo, quando i maledetti comunisti mi istillano un altro dubbio: "E' difficile credere che le scuole paritarie private non possano reperire altrove quel milione di euro l’anno, evitando così qualunque rincaro delle rette. Considerando che tutte eccetto una sono scuole cattoliche, che la Curia di Bologna possiede un patrimonio di circa 1.200 immobili in città, oltre a 22 milioni di euro dell’eredità FAAC depositati su un conto presso la LGT Bank di Lugano, e che la Chiesa cattolica raccoglie l’8 per mille dai fedeli, un’idea su quale partner potrebbe sostituirsi al Comune per integrare la cifra in questione nasce spontanea" (Wu Ming, quelli che della battaglia di Stalingrado).
Cioè noi diamo un milione a loro che potrebbero per carità cristiana regalarne almeno una ventina a noi? 
E gliene restano anche?
Soprattutto, di fronte a tutto ciò, chi è che ha iniziato a farne una questione ideologica?

4 commenti:

  1. Lacrime agli occhi....veramente da schiantarsi dal ridere!!! Ho letto poche gag cosi dirompenti. Me la immagino letta da, che ne so. ...beh, perchè no lo stesso Grillo quando faceva solo il comico l'avrebbe trasformata in una piece di tutto rispetto!....però, mi raccomando, che non salti fuori che sta roba qua non l'ha mica fatta Casini o Formigoni, ma Walter Vitali. ..ma chi è sto Vitali qua? E, naturalmente che è roba vecchia di diciott'anni. ..si! Proprio 18 hai capito bene. Zitto! ? E che non si sappia nemmeno che Vendola in Puglia adotta lo stesso sistema delle parificate sennò. ...mi comprometti tutto l'effetto....dai. ...per un teatro di provincia dovrebbe reggere. Si se poi ci va fatta di culo ci sbattiamo in mezzo la costituzione e ci danno il sistina! Si! Ragazzi un'ultima cosa. Che non si sappia che nel mondo libero, uguale e laico la fuori fanno firmare lettere di dimissioni in bianco cosi se la sfrontata ci rimane incinta la sbattiamo fuori....ma come non esiste una scuola libera, gratis e laica? Ce ne sarà una? ? Dai, su su trovatela che poi si va in scena dai!

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    1. Non ho ben capito a cosa servano i Suoi argomenti, che non sono minimamente negati qua sopra. Io con Vitali non ho mai mangiato fagioli e provo una grande amarezza quotidiana per ciò che fa il Pd che non mi piace. Praticamente tutto, ma pazienza. Si è poi scordato di sottolineare che pure Pisapia a Milano dà fondi alle parificate (in realtà se ben ricordo, solo per dar da mangiare ai bambini, ma pazienza) e che io non ho mai mangiato fagioli neanche con Vendola. Le faccio altresì notare che "Costituzione" si scrive con la maiuscola e che nel mondo libero, uguale e laico esistono, oltre alle lettere di dimissioni in bianco, pure le guerre, la pena di morte e Capezzone, ma questo cosa ha a che fare col Referendum? Si può avere una opinione per volta? Infine, casomai volesse usarmi la cortesia di rispondermi ancora, la pregherei di darmi del Lei, perchè neppure io e Lei abbiamo mangiato fagioli insieme, né credo lo faremo mai. Ma non posso farci nulla, i fagioli proprio non mi piacciono.

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  2. Egr. dottor "Sogliola", comincio col dire che, nel caso volesse invitarmi a pranzo, a me i fagioli piacciono. Possibilmente però non a cena, che poi mi restano sullo stomaco tutta la notte, anche perché io ci metto sempre la cipolla fresca dentro! La scuola paritaria cattolica, anche per come risulta dai requisiti richiesti a e b della carta formativa ecc. ecc., è semplicemente un avamposto in occidente delle scuole di formazione islamiche; cambia solo il quadretto all'ingresso dell'aula: una croce a posto della mezzaluna (che è anche più poetica!). Vogliamo quindi interrompere col nostro improvido intervento un'indottrinamento mentale e formativo che dura da secoli! Anni e anni di catechismo (che di questo si tratta: si vadano a confrontare, ad esempio, i testi di insegnamento della religione cattolica in uso nella scuola anche pubblica, coi testi del catechismo parrocchiale, hanno persino gli stessi disegni!) hanno completamente svuotato la testa ai virgulti italici di qualsiasi capacità di pensiero libero e autonomo, e i risultati si vedono in ogni campo della nostra beneamata società. E vogliamo noi togliere palanche a quelle scuole che di quest'indrottinamento ne fanno un principio di vanto e un punto fermo? Non dare i piccioli a questi istituti sarebbe un insulto alla costruzione di una popolo sempre più... in fila per tre, come direbbe quel bravo giovine di bennato (edoardo). E comunque sia, detto fuor di ironia, concedere contributi a queste scuole significa solo dire che non c'è nessuna crisi economica nel nostro paese e che siamo tutti pronti a tifareper i futuri papa-boy!

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    1. Concordo caro Mr. Tim
      Con tanta stima per il suo cappello, ossequi.

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