martedì 28 maggio 2013

Referendum e astensionismo




A Bologna l’astensionismo al Referendum è volato oltre il 70%. Una percentuale sconfortante, avvilente, terribile.
Ma che fare?
Proporrei di fottersene.
Applichiamo il concetto del "non voti? Cazzi tuoi". Se il 70 % ha deciso di non esprimere una opinione, si possono fare due cose: o buttare lì analisi politologiche noiosissime sulla disaffezione del corpo elettorale schifato da una classe politica che ruba, che non ti ascolta...bla bla bla. Tutto vero, per carità, ma anche tutto inutile e spesso offensivo, perché trattasi quasi sempre di analisi messe lì dalla stessa classe politica che si critica un po’, si spolvera la camicia, si autoassolve e ricomincia a rubare e a non ascoltarti come prima. 

Oppure, di fronte all’astensionismo dilagante, si può fare una cosa opposta: fregarsene.
Tu cittadino ti astieni dall'esprimere un tuo diritto democratico?
Benissimo. Ciao. Noi facciamo senza di te. Consideriamo il risultato completamente valido e ne applichiamo le risultanze.
Scusami caro, ma io ho chiesto, se tu non rispondi non è mica colpa mia. Inoltre non si trattava di dare un voto a uno di quei cattivoni politici ladri che siedono a Roma, né a qualcuno (chiamalo un po’ come ti pare) di quelli che siedono in Consiglio Comunale. Si trattava di esprimersi, direttamente, su una questione di interesse generale. Detta come va detta, sei anche un po’ maleducato, perché i soldi che il Comune ha speso non sono un capriccio di quattro sfigati ideologizzati, ma il costo della democrazia.
Che non può fermarsi di fronte al tuo menefreghismo.
Quindi noi non ci fermiamo, andiamo avanti e tu non hai, né avrai in seguito, diritto alcuno di lamentarti...
Valà che st’altra volta ti sgaggi prima, come si dice da ste parti.
Ribaltiamo il tavolo, se fino ad oggi tutti hanno avuto diritto di lamentarsi perché la politica non ha risposto alle istanze della società civile, facciamo il contrario! Fate vedere che ascoltate e rispondete subito, e con chiarezza.
E ributtate la palla di là. Per una volta fate che la politica sembri migliore della società civile. Che si sentano in colpa loro, se sono andati al mare con il primo sole d’estate. Che poi, diciamolo, non era neanche sto gran caldo.
Così magari, sta cazzo di società civile, st’altra volta si sgaggerà un po’ prima.

1 commento:

  1. Il caso bolognese è poi particolare visto che si trattava di un referendum consultivo. Magari qualcuno non c'è andato perché lo ha considerato inutile (del resto Merola lo ha dichiarato ai media... che proseguirà col finanziamento nonostante abbia vinto la A). Boh, Mah, chissà!

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